Capitano Prisco Mazzi...un trojan

giovedì 17 maggio 2007

In questi giorni la rete italiana è soggetta ad un attacco spammatorio molto pericoloso. L'attacco Infatti arriva in una mail che accusa l'utente di aver scaricato file protetti da diritto d'autore (argomento molto delicato in questi giorni) e prospetta come unico modo per salvarsi dalla "responsabilita amministrativa" è quello di leggere un accordo, in realta un eseguibile contenente il trojan riconosciuto come "Nurech.NAT".

Ecco l'email in questione



"Avviso
Sono capitano della polizia Prisco Mazzi. I rusultati dell'ultima verifica hanno rivelato che dal Suo computer sono stati visitati i siti che trasgrediscono i diritti d'autore e sono stati scaricati i file pirati nel formato mp3. Quindi Lei e un complice del reato e puo avere la responsabilita amministrativa.
Il suo numero nel nostro registro e 00098361420.

Non si puo essere errore, abbiamo confrontato l'ora dell'entrata al sito nel registro del server e l'ora del Suo collegamento al Suo provider. Come e l'unico fatto, puo sottrarsi alla punizione se si impegna a non visitare piu i siti illegali e non trasgredire i diritti d'autore.

Per questo per favore conservate l'archivio (avviso_98361420.zip parola d'accesso: 1605) allegato alla lettera al Suo computer, desarchiviatelo in una cartella e leggete l'accordo che si trova dentro.
La vostra parola d'accesso personale per l'archivio: 1605
E obbligatorio.
Grazie per la collaborazione".


fonte Attivissimo

Pubblicato da test il 5/17/2007 11:59:00 AM  

2 commenti:

mala tempora currunt...

 

E' del 18 maggio la notizia,
fonte "la Repubblica", che il garante è intervenuto nella vicenda:

"I risultati della Logistep non sono affatto 'una prova' - spiegano da Altroconsumo -, la prova va valutata in contraddittorio e davanti al giudice. Inoltre, proprio perché l'IP identifica un pc (in molti casi neanche quello, pensiamo soltanto alle reti Wi-fi) e non chi lo usa, la responsabilità non può essere addossata automaticamente al proprietario e neanche è possibile costringerlo (ammesso che sia in grado di dirlo) a rivelare chi usa il suo computer o a dedurre la colpevolezza da un eventuale diniego".

 

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